La transizione ecologica è davvero così costosa?

Che cos’è la transizione ecologica?

È un processo volto a ridurre l’impatto ambientale delle attività umane e ad adottare pratiche sostenibili.

Questo processo mira a mitigare il cambiamento climatico, promuovere l’uso di risorse rinnovabili e proteggere l’ambiente per le future generazioni. La transizione ecologica implica spesso un cambiamento nella produzione di energia, nei trasporti, nell’industria e nei modelli di consumo e questo genera a volte dei conflitti di pensiero.

Quali sono le due posizioni principali nel dibattito sulla transizione ecologica nei paesi occidentali?

Nei pesi occidentali, si hanno due visioni contrapposte:

  • Da un lato, c’è chi considera la transizione ecologica una priorità assoluta e ritiene che sia fondamentale combattere il cambiamento climatico.
  • Dall’altro lato ci sono coloro che la vedono come un privilegio per persone ricche e sostengono che la crescita economica debba avere la precedenza sull’azione per il clima.

Queste due posizioni riflettono una polarizzazione nel modo in cui la società affronta la sfida ecologica, dai paesi più ricchi a quelli più poveri che rappresentano i 2/3 dell’emissioni globali di carbonio e responsabili di 1/5 delle emissioni storiche.

I paesi più poveri ritengono costose le spese per l’efficientamento energetico a partire dalla produzione di energia pulita tramite centrali solari, favorendo quindi quelle a combustili fossili.

Costano di più le centrali a combustibili fossili o quelle solari?

Nel 2010, le centrali solari costavano circa il 710% in più rispetto a quelle a combustibili fossili. Tuttavia, oggi le nuove centrali solari costano il 29% in meno rispetto alle centrali a combustibili fossili e quelle eoliche sono passate a costare perfino il 52% in meno.

Se si confrontano i costi di costruzione a quelli di funzionamento e la durata, delle centrali elettriche, quelli delle centrali rinnovabili come solare e eolico sono già le opzioni più economiche quasi ovunque nel mondo.

Siamo consapevoli che una valutazione dei costi dell’impianto da sola non è esaustiva, in quanto è necessario considerare anche la producibilità e la stabilità degli impianti. Tuttavia, rappresenta certamente un dato di grande rilevanza per comprendere la tendenza e gli sviluppi in questo settore.

Perché alcuni paesi ritengono di dover anteporre lo sviluppo economico rispetto alla transizione ecologica?

Alcuni paesi, credono che solo i combustibili fossili possano sostenere la crescita economica, rappresentando ancora il 77% della produzione energetica mondiale, gli stessi che ritengono che i paesi più poveri debbano favorire la crescita economica rispetto a quella ecologica.

Questa visione si basa sull’idea che l’energia pulita sia troppo costosa e che la transizione ecologica richieda sacrifici economici. Tuttavia, grazie allo sviluppo di nuove tecnologie, questa visione è obsoleta poiché in molti casi l’energia pulita è diventata più economica dei combustibili fossili, grazie alla produzione di pannelli solari.

E lItalia come contribuisce alla transizione ecologica?

In Italia si è sviluppato il Piano Nazionale di Transizione Ecologica (PTE) che risponde all’iniziativa del Green Deal dell’Unione Europea.
Il Piano è soggetto a periodici aggiornamenti ed è in linea con il PNRR dell’Italia; si concentra e si impegna su diverse tematiche, tra cui:

  • La decarbonizzazione
  • La promozione della mobilità sostenibile
  • Il miglioramento della qualità dell’aria
  • Il potenziamento delle risorse idriche e delle infrastrutture correlate
  • La promozione dell’economia circolare, della bioeconomia e dell’agricoltura sostenibile.

L’impegno dell’Italia nell’attuarle tutte per garantire un futuro più sostenibile è evidente, infatti stiamo assistendo ad una transizione ecologica positiva, che non mette in pericolo il nostro tenore di vita.

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