KeepTheSun – Il primo marketplace di pannelli fotovoltaici usati in Italia
Dare una seconda vita ai pannelli fotovoltaici usati.
È possibile? La risposta è: sì!
Con questo interrogativo nasce l’idea di sviluppare KeepTheSun, piattaforma digitale per la compravendita di moduli fotovoltaici usati. Mettiamo in relazione venditori e acquirenti in un ambiente certificato e controllato. Gli obiettivi principali sono promuovere il riciclo dei moduli, sostenere l’adozione di energie pulite e creare uno spazio dedicato all’incontro e all’interazione tra domanda e offerta.
E quando il riciclo non è praticabile, la piattaforma fornisce assistenza per lo smaltimento controllato dei moduli, massimizzando il valore e la responsabilità nell’uso delle risorse disponibili. Rendiamo accessibile la transizione energetica.
Quali sono ad oggi i numeri del mercato fotovoltaico usato?
La capacità di produzione di energia fotovoltaica installata in Italia ed Europa ha sperimentato una notevole crescita a partire dal 2008, registrando un incremento significativo negli ultimi anni. Tenendo conto una vita utile dei pannelli stimata tra i 25-30 anni, diventa evidente che stiamo per entrare in una fase cruciale caratterizzata dalla necessità di recuperare e gestire in modo appropriato un considerevole numero di moduli. Ma se consideriamo anche che molti moduli vengono smaltiti prima del termine della loro vita utile per ragioni principalmente connesse alla riduzione della capacità residua, appare chiaro quanto la filiera del recupero sia già in fermento ed i numeri ne sono la riprova.
Il solo mercato del riciclo prevede infatti circa 20.000 tonnellate di moduli a fine vita in Italia tra il 2025-2026 (fonte Cobat RAEE), numero al ribasso considerando la possibilità che nuove politiche di incentivazione potrebbero condurre all’introduzione di moduli con tecnologie più performanti e, dunque, a dismettere notevoli quantità di materiale.
Come nasce l’idea di KeepTheSun?
L’idea di sviluppare un marketplace per la vendita di moduli usati nasce nel contesto della Cottino Social Impact Campus, grazie al progetto Impact Prototype Labs. Questa opportunità ha permesso a Coesa srl di venire in contatto con un gruppo interdisciplinare di giovani laureandi del Politecnico e dell’Università di Torino.
Ai ragazzi è stata posta la sfida di trovare una soluzione al problema della quantità di moduli usati che a breve riempiranno le nostre discariche. All’interno di un percorso di design thinking, di sperimentazione di nuovi modelli di business e di utilizzo di nuove tecnologie, KeepTheSun ha rapidamente preso forma.
La visione del progetto è stata chiara fin dall’inizio: il mercato dell’usato attuale è caratterizzato da regole poco trasparenti e facilmente suscettibili ad interpretazioni ambigue.
Questa situazione favorisce trattative rischiose, l’assenza di garanzie e addirittura possibili frodi.
Come affrontare queste sfide?
La risposta è la creazione di un ambiente dedicato esclusivamente al settore del fotovoltaico usato, dove gli utenti possono esplorare una vasta gamma di annunci, pubblicare i propri e accedere a post ed articoli sempre aggiornati sul tema.
Perché scegliere fotovoltaico usato?
Partiamo da un presupposto fondamentale: un pannello fotovoltaico raggiunge la neutralità ambientale già nel suo primo utilizzo. Durante la sua seconda vita, contribuirà interamente alla produzione di energia pulita.
Inoltre il prezzo di acquisto di un modulo usato è di circa un terzo rispetto a un pannello nuovo, con una funzionalità residua di molti anni.
Come la Commissione Europea sulla transizione energetica suggerisce, l’obiettivo principale è stimolare l’adozione di fonti rinnovabili e promuovere l’economia circolare, basata principalmente sul riutilizzo prima di passare alla fase di riciclo. In questo modo si evita così l’acquisto di moduli nuovi, si riducono le emissioni di CO₂ dovuti a produzione e trasporto da paesi extra-UE e si rende economicamente accessibile a tutti la transizione energetica.
Vogliamo favorire il riutilizzo piuttosto che l’acquisto di nuovi moduli, contribuendo così a un approccio più sostenibile e responsabile.
Cosa accadrebbe se facilitassimo il recupero delle materie prime da quei pannelli che sono ormai giunti a fine vita?
Potremmo prevedere un’indipendenza energetica anche nel processo di fabbricazione di nuovi pannelli da materiali di recupero?
La strada è ancora lunga, ma la direzione la conosciamo. Dobbiamo solo percorrerla nel minor tempo possibile. Per noi e per il nostro Pianeta.