Comunità energetica: incentivi e benefici. Una guida completa per il 2024.
Comunità energetica: incentivi, cos’è e come funziona.
Una comunità energetica rinnovabile è un’associazione tra cittadini, attività commerciali, imprese, amministrazioni locali che decidono di unirsi con l’obiettivo di produrre, scambiare e consumare energia da fonti rinnovabili su scale locale.
Chi può aderire ad una comunità energetica?
Alle comunità energetiche rinnovabili (CER) possono partecipare diversi soggetti tra i quali i cittadini, piccole e medie imprese, amministrazioni comunali, associazioni di diverso tipo ed enti religiosi.
Si può partecipare ad una comunità energetica in qualità anche di:
Produttore di energia rinnovabile, soggetto che realizza un impianto fotovoltaico.
Prosumer: possiede un impianto di energia rinnovabile, che produce energia per i propri consumi e condivide l’eccesso di energia con il resto della comunità energetica.
Consumatore di energia elettrica, che non possiede nessun impianto ma i cui consumi possono essere in parte coperti dalla comunità energetica.
Comunità Energetiche Incentivi 2024: una guida completa
Quali sono e come funzionano gli incentivi per una comunità energetica rinnovabile?
Il Decreto Ministeriale 414/23, entrato in vigore il 24 gennaio 2024, ha definito le modalità di concessione di incentivi per sostenere l’energia elettrica prodotta da impianti a fonti rinnovabili inseriti nelle Configurazioni di Autoconsumo per la Condivisione dell’Energia Rinnovabile, anche dette CACER.

Incentivi alle comunità energetiche: Contributo in conto capitale (PNRR)
Il decreto CACER ha stanziato 2,2 miliardi finanziati con il PNRR, definendo i criteri e le modalità per la concessione di incentivi per sostenere l’energia elettrica prodotta da impianti a fonti rinnovabili inseriti in configurazioni di autoconsumo. Nello specifico per le comunità energetiche rinnovabili e per i gruppi di autoconsumatori che agiscono collettivamente, queste configurazioni potranno accedere ad un contributo al 40% a fondo perduto per la realizzazione di impianti nei comuni con meno di 5.000 abitanti.
- Gli impianti devono iniziare i lavori dopo aver presentato la domanda e essere operativi entro 18 mesi dall’approvazione, non oltre il 30 giugno 2026.
- Le richieste di contributo possono essere presentate fino a quando i fondi del PNRR non sono esauriti o fino al 31 marzo 2025, quando chiude l’ufficio per le richieste.
Il contributo è riconosciuto nella misura massima del 40% della spesa ammissibile, nel limite del costo di investimento massimo di riferimento pari a:
Potenza nominale [kW] | Contributo in conto capitale |
P ≤ 20 | 1.500 €/kW |
20 <P≤ 200 | 1.200 €/kW |
200 < P ≤ 600 | 1.100 €/kW |
600 <P≤ 1000 | 1.050 €/kW |
Quali sono i requisiti per il contributo PNRR?
- L’impianto si colloca in un comune con <5000 abitanti.
- La potenza dell’impianto non deve essere superiore a 1 MWp.
- L’impianto deve essere ubicato nell’area sottesa alla stessa cabina primaria in cui si trovano i soggetti che fanno parte della CACER.
- L’impianto, per essere costruito, deve avere titolo abilitativo alla costruzione e all’esercizio.
- Il preventivo di connessione alla rete elettrica deve essere precedentemente accettato.
NON è possibile richiedere il contributo per impianti fotovoltaici soggetti a contratti di leasing finanziario.
Incentivi alla comunità energetica: Tariffa incentivante
La tariffa incentivante (TIP) in conto esercizio è applicata all’energia condivisa ed è composta da:
- Una parte fissa, definita in base alla potenza dell’impianto ed è fissa per 20 anni.
- Una parte variabile, in funzione del prezzo di mercato zonale dell’energia (Pz) tra 0 e 40 €/MWh.
- Un fattore correttivo geografico, nel caso di impianti fotovoltaici.
Zona geografica | Fattore di correzione |
Regioni del Centro (Lazio, Marche, Toscana, Umbria, Abruzzo) |
+ 4 €/MWh |
Regioni del Nord (Emilia-Romagna, Friuli-Venezia-Giulia, Liguria, Lombardia, Piemonte, Trentino-Alto Adige, Valle d’Aosta, Veneto) |
+ 10 €/MWh |
Alla TIP si aggiungono, inoltre:
- Un contributo di valorizzazione dell’energia autoconsumata, che tiene conto ad esempio dei costi evitati di trasmissione e distribuzione.
- La possibilità di cessione al GSE dell’energia immessa in rete tramite Ritiro Dedicato (RID).
Gli incentivi alle comunità energetiche possono essere dunque così riepilogati:
Potenza nominale [kW] |
Tariffa base [€/MWh] |
Tariffa variabile [€/MWh] |
Tariffa massima non FV [€/MWh] |
Tariffa massima FV [€/MWh] | ||
Sud | Centro | Nord | ||||
P ≤ 200 | 80 | 0 ÷ 40 | 120 | 120 | 124 | 130 |
200 < P ≤ 600 | 70 | 0 ÷ 40 | 110 | 110 | 114 | 120 |
P > 600 | 60 | 0 ÷ 40 | 100 | 100 | 104 | 110 |
Il contributo di valorizzazione è, per il 2024, pari a 10,57 €/MWh.
La durata dei contributi economici è pari a 20 annI.
Quanto costa aderire ad una comunità energetica?
Il costo per aderire a una comunità energetica rinnovabile per il produttore dipende dal fatto se decide di agire in autonomia o di affidarsi a un general contractor in grado di gestire l’intera pratica di costituzione della CER, mentre per il consumatore è gratuito e non è necessario cambiare il proprio fornitore di energia elettrica.
In particolare, i costi dipendono dalle regole stabile tra i soci fondatori della CER ma in generale si tratta di costi contenuti o addirittura gratuiti.
La costituzione di una CER prevede dei costi di fondazione (notaio, commercialista) e di gestione che spesso sono soggetti a coloro che installano l’impianto fotovoltaico, ovvero il produttore.
Inoltre, è possibile ricevere anche contribuiti dedicati per lo sviluppo di CER erogati da soggetti pubblici, attraverso i fondi del PNRR o altre agevolazioni, ma anche da soggetti privati come le fondazioni bancarie.
Accedendo a WeCER, la nostra comunità energetica in forma di cooperativa sociale che copre l’intero territorio del nord Italia, non sarà necessario redigere alcuno statuto o atto costitutivo. Di conseguenza, non ci saranno costi di costituzione e gestione della comunità energetica.
Ci occuperemo di tutto noi: dall’offerta tecnico-economica per l’impianto fotovoltaico alla gestione del contributo.

Come massimizzare il rendimento economico di una comunità energetica?
Per migliorare il risparmio energetico di una CER, è necessaria un’infrastruttura decentralizzata che connette tra loro le utenze in un determinato territorio, ovvero di una Smart Grid. Si tratta di una rete elettrica digitale intelligente che massimizza il rendimento economico delle comunità energetiche. Grazie al monitoraggio tramite software e app per smartphone permette di ottimizzare l’autoconsumo di energia, contribuendo a migliorare l’efficientamento energetico e minimizzando gli sprechi di energia. Le smart grid prevengono picchi di domanda tramite la raccolta di dati, fornendo indicazioni per investimenti mirati.
Come si finanziano le comunità energetiche?
Le CER possono essere finanziate grazie agli incentivi predisposti dal governo, in questo caso da contributi a fondo perduto del 40% e la tariffa incentivante elencate di sopra.
Quanto si guadagna con una comunità energetica rinnovabile?
Aderire a una comunità energetica rinnovabile ti permette di accedere a incentivi per la costruzione e installazione di un impianto fotovoltaico e di consumare energia elettrica pulita.
In particolare, il produttore che installa l’impianto fotovoltaico può accedere all’incentivo del 40% a fondo perduto, riducendo il costo dell’impianto. Inoltre, sia produttore che consumatore possono ottenere una tariffa incentivante che viene riconosciuta sulla bolletta, riducendo l’importo.
In particolare, gli incentivi governativi sull’energia immessa e condivisa prevedono attualmente:
- 100 ÷ 130 € per ogni MW/h (a seconda della dimensione dell’impianto fotovoltaico)
- 10,57 €/MWh come contributo di valorizzazione (valore aggiornato annualmente dall’ARERA)
- Il prezzo di mercato per tutta l’energia immessa in rete (secondo le rilevazione del Gestore dei mercati energetici) che non è un vero proprio incentivo ma un servizio di acquisto dell’energia immessa in rete (RID, Ritiro Dedicato) offerto dal GSE.
Cosa offriamo?
Siamo una ESCo in grado di offrirti un servizio a 360° gradi: dall’offerta personalizzata per il tuo impianto fotovoltaico alla sua installazione, fino alla costituzione della comunità energetica e alla gestione dell’incentivo del 40% e della tariffa incentivante.
Non dovrai preoccuparti di nulla.